Buonasera,
siamo giunti al terzo appuntamento con la rubrica Conosciamo le città. Dopo aver scoperto Treviso con Beatrice e Trento con Daniela, ora arriviamo nel sud Italia. Io ho origini calabresi e la Calabria è, da sempre, una terra che amo molto. Purtroppo, però, non la conosco così bene perché ho avuto la sfortuna di scoprirla solo da pochi anni.
Per questo motivo ho deciso di affidarmi a due mie care amiche per scoprire insieme Cosenza e dintorni. Ve le presento, sono Sabrina (il suo profilo Instagram) ed Emanuela (il suo profilo Instagram) e loro per me sono davvero una certezza tanto che non vedo l’ora di tornare in Calabria per poterle abbracciare. Le ringrazio per la loro disponibilità e ringrazio anche Rita (il suo profilo Instagram), la cugina di Sabrina ed Emanuela che ci ha gentilmente fornito le foto che troverete in questo articolo. Pronti per questa intervista doppia?
1. Se doveste scegliere tre parole o tre aggettivi per descrivere Cosenza quali sarebbero?
– Sabrina: accogliente, artistica e marinara.
– Emanuela: caratteristica, medievale e monumentale.
2. Un lato positivo ed un lato negativo di vivere a Cosenza?
– Sabrina: la virtù di avere il mare a pochi passi, contrapposta al non saper sfruttare totalmente le bellezze turistiche mozzafiato di cui è composta.
– Emanuela: la meraviglia del mare unita alla maestosità della montagna, contrapposti alla tristezza di non saper sfruttare i propri mezzi pienamente.
3. Secondo il vostro parere, quali sono i 5 posti imperdibili per una persona che visita per la prima volta Cosenza?
– Sabrina ed Emanuela: un mix di storia, cultura e turismo, ecco i posti assolutamente da visitare secondo noi:
* la cattedrale di Santa Maria dell’Assunta, nonché il Duomo di Cosenza, proclamato dall’Unesco nel 2011 “testimone di pace e cultura”;
* la selvaggia isola di Dino, gioiello del Tirreno lungo la Riviera dei Cedri è situata di fronte a Praia a Mare. E’ un’aspra montagna rocciosa che emerge dal mare blu cobalto fino a 100 metri di altezza e nasconde caverne e grotte suggestive e affascinanti;
* la Villa Vecchia che è il polmone verde e il parco storico della città. Luogo di aggregazione e socialità, in cui si svolgono alcune manifestazioni culturali ed enogastronomiche più importanti della città, venne realizzato nel XVIII su un antico giardino seicentesco;
* la Riviera dei Cedri, terra dagli infiniti colori e profumi è una stretta fascia costiera della Calabria Tirrenica, situata in provincia di Cosenza, precisamente nell’Alto Tirreno Cosentino in cui vi sono alcune delle località di mare più belle e famose della Calabria che sono: Diamante, Scalea, Praia a Mare, San Nicola Arcella e Paola;
* la Villa Nuova sede del monumento dei Caduti e realizzata nel 1932 nella parte moderna della città;
* il lago Arvo, un lago artificiale situato in provincia di Cosenza, fra i monti Melillo e Cardoneto, vicino al comune di San Giovanni in Fiore. E’ un gioiellino del Parco Nazionale della Sila e grazie alla sua conformazione è possibile effettuare gare di canottaggio;
* il castello Normanno Svevo edificato sull’antica roccaforte dei Brettii, a partire dall’XI secolo dai Normanni. E’ una fortezza con storia millenaria;
* Amantea, rinomata località balneare della costa tirrenica, ma ricca di tradizioni culturali, opere e monumenti di interesse storico artistico che la rendono uno dei borghi più suggestivi della Calabria;
* il ponte di Calatrava, che è considerato una delle più importanti opere architettoniche dell’Italia Meridionale. E’ stato costruito nella zona sud-est della città e collega due parti di essa divise dal fiume Crati. E’ il ponte strallato più alto d’Europa, progettato dall’architetto-ingegnere spagnolo Santiago Calatrava. E’ dedicato al santo protettore della regione Calabria, San Francesco di Paola, e il design prende ispirazione dalla forma di un’arpa gigante, simbolo di armonia;
* per chiudere in bellezza non si può non effettuare un viaggio turistico tra paesaggi mozzafiato e valli incantate nel Parco Nazionale della Sila. Tutto ciò a bordo di uno storico treno a vapore degli inizi del secolo scorso partendo da Moccone sino a San Nicola Silvana, passando per Camigliatello Silano.
4. E invece quale è il vostro posto preferito nella zona Cosenza, quello dove tornereste mille volte senza mai stancarvi?
– Sabrina: poteva non essere una località di mare il mio posto preferito nella mia città da me ritenuta marinara? Certo che no. Il posto di cui non mi stancherei mai è Praia a Mare e la sua incantevole Isola di Dino: la cristallina acqua blu cobalto e il dolce rumore delle onde che s’infrangono sulla maestosa montagna rocciosa dell’isola è capace di sovrastare ogni pensiero, facendo da ninna nanna anche alla più inquieta delle anime.
– Emanuela: assolutamente la località balneare di Amantea è il mio posto del cuore.
5. Avete qualche curiosità su Cosenza che magari non tutti conoscono e volete condividere con noi?
– Sabrina: una curiosità dai risvolti storici. Si narra che nel capoluogo bruzio nel 410 d.C., dopo aver saccheggiato Roma, abbia sostato il re dei Visigoti, Alarico. Tale re decise di sostare a Cosenza per poi ripartire verso la conquista del Sud, però non poté effettuare le mire espansionistiche prefissate perché si ammalò e morì. Così inizia la leggenda: Alarico viene sepolto nel fiume Busento con la sua armatura, il suo cavallo e tutto il suo tesoro. Ma per compiere ciò vennero utilizzati migliaia di schiavi che deviarono addirittura il corso del fiume. Per far sì che non svelassero il luogo preciso della sepoltura tali schiavi vennero poi brutalmente uccisi. Questa leggenda viene menzionata anche nei libri di storia internazionale e ciò ha contribuito ancora di più ad alimentare il mito. Ma Cosenza si è confermata anche città del turismo con la statua dedicata ad Alarico, posizionata alla confluenza dei fiumi Crati e Busento.
– Emanuela: anche la mia curiosità ha risvolti storici. Si tratta della fiera di San Giuseppe, istituita da Federico II di Svevia nel 1234, con l’intenzione di favorire gli scambi commerciali della città. Inizialmente era stata istituita per la festa della Maddalena e si svolgeva tra Settembre e Ottobre. Ma nel 1544 a causa di un’alluvione venne sospesa per addirittura 20 anni. Venne poi ripristinata nel 1564 senza essere più interrotta, cambiando però data e festa: 19 Marzo per omaggiare San Giuseppe. Secondo la tradizione la scelta di tale data non è casuale, ma legata all’equinozio di primavera che simboleggia la rinascita. Non è soltanto un evento fieristico impeccabile, in cui vi è una dislocazione di diversi generi merceologici, ma un vero e proprio evento folkloristico ricco di intrattenimento per grandi e piccini. Nonostante ciò conserva sempre il fascino di secoli di storia e coinvolge ogni anno, per un’intera settimana migliaia di persone, regalando esperienze tutte da vivere tra cultura, arte, sapori e tradizioni cosentine, assolutamente da scoprire!
Grazie a Sabrina ed Emanuela ora la zona di Cosenza non ha più segreti! Da figlia di un calabrese, vi consiglio assolutamente di visitarla!