Giuseppe Verdi è, senza dubbio, uno degli italiani più conosciuti ed amati nel mondo intero. Un talento che, ancora oggi, è sempre presente. La sua vita privata, però, non è stata così semplice: ha dovuto dire addio alla sorella quando era piccola, ai due figli morti dopo poco la nascita, alla prima moglie, alla mamma. Tra i più grandi operisti del XIX secolo. Ha composto opere celebri come Rigoletto, la Traviata ed il Trovatore.
Già una decina di anni fa avevo avuto modo di conoscere i luoghi che hanno caratterizzato la sua vita, ma quest’anno ho avuto l’opportunità di tornarci e quindi mi sembrava doveroso fare un articolo sul mio sito dedicato al genio che è stato Verdi. Un successo mondiale che, però, non gli ha mai fatto montare la testa ed anzi è rimasto sempre umile e modesto, molto legato alle sue origini. D’altronde lui stesso ha sempre affermato “Sono e sarò sempre un paesano delle Roncole” e così è stato.
LA CASA NATALE DI VERDI
Si trova a Roncole Verdi in via della Processione n.1 , una frazione di Busseto ed è qui che Giuseppe Verdi è venuto alla luce il 10 ottobre 1813. Come detto prima non dimenticherà mai le sue umili origini. È possibile visitare la casa natale al costo di 5 euro. È aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00. Nel 1872 i marchesi Pallavicino, i proprietari della casa all’epoca, decisero di apporre una targa commemorativa sulla facciata che è visibile ancora oggi dove affermavano la loro volontà di non modificare la dimora che aveva visto nascere l’artista. Nel 1913, invece, in occasione del centenario della sua nascita, è stato aggiunto un busto in bronzo raffigurante Giuseppe Verdi all’ingresso della casa. La casa natale è stata ristrutturata nel 2001, subendo un restauro tra il 2013 ed il 2014 (proprio la prima volta che sono andata io). Inoltre, nell’ultimo periodo la casa natale è diventata multimediale: al suo interno troviamo 8 tablet che, tramite un video, ci raccontano la storia delle varie stanze. La sera, invece, per circa 35 minuti ci sono le visite guidate, su prenotazione, dove potrete tornare davvero indietro nel tempo ed ammirare la casa natale a lume di candela.
LA CHIESA DI RONCOLE
La Chiesa di San Michele Arcangelo, in piazza Giovannino Guareschi n.65 a Roncole Verdi. Si trova proprio a pochi passi dalla casa natale di Verdi. E l’artista fu legato alla Chiesa per molti eventi. Qui, infatti, l’11 ottobre 1813 venne battezzato, mentre nella primavera 1814 mamma Luigia si rifugiò proprio nel campanile della chiesa con il suo piccolo per scappare alle razzie compiute dalle truppe russe ed austriache. Venne cresimato qui nel 1819 e da bambino si avvicinò alla musica proprio in questa Chiesa dove suonava l’organo parrocchiale.
VILLA VERDI
A pochi km da Roncole, invece, si trova la villa che Giuseppe Verdi ha comprato dopo essere diventato famoso su suggerimento di Antonio Barezzi. Siamo a Sant’Agata, in provincia di Piacenza, in via Giuseppe Verdi n.22 ed il progetto di Villa Verdi fu fatto proprio dallo stesso artista. Fino a pochi mesi fa si poteva visitare il suo interno (dove troviamo ancora le sue carrozze e molti altri oggetti della sua vita), ma purtroppo nell’ultimo periodo Villa Verdi è stata al centro di polemiche tra gli eredi di Verdi ed è stata abbandonata, andando all’asta. A breve, però, lo Stato ha diversi progetti per riportarla allo splendore originario. Inizialmente la villa era stata comprata da Verdi per far trasferire i suoi genitori, ma poi la mamma morì prima della fine dei lavori e quindi ci si trasferì Verdi insieme all’amata Giuseppina Strepponi. Qui scrisse la maggior parte della sua musica.
BUSSETO
A Busseto Giuseppe Verdi si trasferì all’inizio della sua storia d’amore con Giuseppina, ma fu costretto ad abbandonare il palazzo in centro paese dopo che tutti li guardavano male ed iniziavano a criticarli, colpevoli di vivere insieme senza essere sposati. A Busseto merita una visita il Museo di Casa Barezzi, ovvero dove Antonio Barezzi (poi suocero di Verdi) capi il grande talento di Giuseppe Verdi e lo aiutò. Il giovane Verdi, infatti, visse in Casa Barezzi dove si innamorò di Margherita, sua prima moglie. Tappa anche al Teatro chiamato Giuseppe Verdi in suo onore: inaugurato nel 1868 con una serata a tema verdiano a cui, però, l’artista non volle partecipare.
LA CASA DI RIPOSO PER MUSICISTI
Questa volta ci troviamo a Milano, in piazza Buonarroti n.29 e qui ha sede la Casa Verdi, ovvero una casa di riposo per cantanti e musicisti in pensione e per dare aiuto ai giovani senza possibilità economiche. E’ stata fondata dal Maestro il 16 dicembre 1899, proprio poco prima della sua morte. Nella Cripta annessa inoltre, riposa Giuseppe Verdi insieme alla moglie Giuseppina Strepponi. La casa è visitabile gratuitamente.
GRAND HOTEL ET DE MILAN
Gli ultimi ventisette anni della sua vita Giuseppe Verdi li passò spesso a Milano dove amava alloggiare all’Albergo Milano, oggi Grand Hotel et de Milan in via Manzoni. Alloggiava sempre nell’appartamento numero 105, oggi Suite Verdi, al primo piano composto da un salone e tre stanze. Qui compose le sue ultime opere, seguì i lavori della Casa dei Musicisti, ma soprattutto qui morì il 27 gennaio 1901 alle ore 2.50. La cosa più bella di questi giorni tristi è l’amore dei milanesi che per non disturbare il Maestro costretto a letto, sparsero la paglia lungo la via che passava davanti l’hotel per non fare troppo rumore. Oggi è possibile soggiornare nella Suite Verdi dove sono stati mantenuti gli arredi originali.