Quando si pensa alla Calabria, una delle mete che vengono subito in mente è, senza dubbio, Le Castella. Una delle tappe imperdibili quando si visita questa meravigliosa stagione. Ahimé io non l’avevo ancora visitata però quest’estate ho recuperato e mi è piaciuta molto. Si gira davvero molto in fretta essendo una frazione di Isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone. Conta 800 abitanti.
DOVE PARCHEGGIARE A LE CASTELLA?
La scelta migliore se avete in programma una visita a Le Castella è quella di lasciare la vostra macchina al parcheggio in via Del Porto perché da lì vi troverete a soli 500 metri a piedi dal Castello Aragonese.
COSA VEDERE A LE CASTELLA?
La Fortezza: nota come il Castello Aragonese. Si trova su una piccola penisola protesa sul mare. Non è mai stata una residenza, bensì è sempre stata utilizzata a scopo difensivo. Fu anche utilizzata come accampamento di Annibale durante il periodo romano.
La cinta muraria: un tempo difendeva il paese dalle invasioni ed era l’accesso al piccolo borgo.
Chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria: presente già dal XVI secolo, fu danneggiata dal terremoto del 1783.
Piazza Uccialì: il cuore pulsante del borgo, qui si trova la statua di Giovanni Dionigi Galeani, l’ultimo dei grandi corsari.
I resti archeologici: intorno al castello ed al porto. Un museo a cielo aperto che ci dimostra la presenza di un antico porto greco.
Le spiagge: sono davvero diverse le spiagge che potete trovare ed ognuna di loro è incantevole.
La scogliera: si trova sul lato est della punta di Le Castella.
CURIOSITA’ SU LE CASTELLA
– Nel 1980 fu dedicato un francobollo da 80 lire alla rocca de Le Castella, per la raccolta Castelli d’Italia.
– Le Castella fa parte dell’area marina protetta di Capo Rizzuto, ovvero un percorso esclusivo tra un patrimonio naturalistico unico che è anche l’area marina protetta più vasta di Europa.
– Ma come mai si chiama Le Castella? È presto detto, si rimanda alla tradizione locale secondo cui fossero presenti più edifici militari sui suddetti isolotti, sprofondati col tempo negli abissi, così come dimostrano i resti ritrovati su due secche sottomarine.