E’ vero, la stagione invernale è ormai finita, la primavera è finalmente arrivata, ma io amo andare controcorrente. Amo la montagna in ogni stagione, ma soprattutto la amo nei periodi in cui fa più caldo. Quindi oggi volevo dedicare la mia attenzione a Macugnaga, posto che trovo perfetto per una gita primaverile e per godere ancora di un clima un pò invernale. Io ci sono stata durante l’estate 2019, ricordo che in città faceva un caldo asfissiante e quindi ero scappata per trovare un pò di fresco, ne era valsa la pena. E’ possibile visitarla in giornata visto che si trova a circa 120 km da Varese e 140 km da Milano.

COME ARRIVARE A MACUGNAGA?

1. In macchina: vi basterà percorrere l’autostrada A26 ed uscire a Piedimulera – Pieve Vergonte per poi proseguire sulla strada Regionale 549 direzione Macugnaga.
2. In treno: vi consiglio di scendere alla fermata di Domodossola dove troverete frequenti bus pronti per portarvi a Macugnaga.
3. In aereo: l’aeroporto più vicino è quello di Milano Malpensa che si trova a circa 100 km da Macugnaga.

DOVE PARCHEGGIARE A MACUGNAGA?

I parcheggi non mancano di certo a Macugnaga e sul sito ufficiale della cittadina li trovate tutti divisi per frazione. Per comodità ve li ripropongo anche di seguito.
Frazione Pecetto: piazzale Seggiovia (a pagamento), Piazzetta fronte Albergo Cristallo, Piazza Pecetto (disco orario), Piazzale Mignon (a pagamento), Piazzale Mercato (da giugno a settembre non disponibile il venerdì).
Frazione Staffa: Piazza del Municipio (disco orario), Piazzale Funivia (a pagamento), Piazzale Horlovono, via Imseng (disco orario), Piazzetta Hotel Macugnaga.
Frazione Testa: parcheggio sterrato.
Frazione Isella: Piazza Isella (disco orario), Piazzetta Centro Fondo, Piazzetta Lago delle Fate (a pagamento).
Frazione Fornarelli: Piazza Fornarelli.
Frazione Pestarena: Piazza Pestarena, via Monte Rosa.

COSA VEDERE A MACUGNAGA?

Il Monte Rosa: che, ovviamente, fa da cornice a Macugnaga con la sua parete est e con le quattro vette maggiori, ovvero Gnifetti – Zumstein – Dufour – Nordend.
Il Dorf: ovvero la parte antica, infatti risale al 1200.
La Chiesa di Santa Maria: realizzata in pietra e con un alto campanile. La prima testimonianza riguardo la sua presenza risale al 1317.
Il cimitero: lo so, non è certo il luogo principale che viene in mente di visitare quando si è in un posto, ma credetemi qui ne vale la pena. Qui, infatti, riposano molti scalatori, guide alpine ed alpinisti che sono stati legati al Monte Rosa sia italiani che stranieri.
Il vecchio tiglio: un albero che ha oltre 700 anni e che ha un tronco che supera i 7 metri di circonferenza.
Il Museo Walser: si trova nella casa parrocchiale di Borca (frazione di Macugnaga) ed ospita oggetti di vita quotidiana e documenti che ci raccontano sia la storia che la cultura di questo famoso popolo di montagna.
La Miniera della Guia: si tratta della prima miniera di oro nelle Alpi che si può visitare. Un percorso lungo 1,5 km nelle sue antiche gallerie che ti fanno immergere in un ambiente dove la natura è la vera protagonista e ti fanno tornare indietro nel tempo.
Il ghiacciaio del Belvedere: da Pecetto parte la seggiovia che vi porterà fino ad esso. Qui potrete iniziare una camminata lungo la morena del ghiacciaio per raggiungere, poi, il Rifugio Zamboni.

CURIOSITA’ SU MACUGNAGA

– E’ spesso sopranominata la Perla del Monte Rosa.
– E’ stata insignita della Bandiera Arancione del Touring.
– La parete est del Monte Rosa che fa da cornice a Macugnaga è definita come l’unica parete himalayana delle Alpi. Qui, infatti, si sono allenati Walter Bonatti ed i suoi compagni prima dell’impresa sul K2.
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