Chi mi ha seguita sul mio profilo Instagram o chi ha letto alcuni dei miei articoli scritti qui, sa benissimo che la scorsa estate, durante le mie vacanze estive in Calabria, sono andata alla ricerca di posti mai visti prima e, tra questi, ho scoperto alcuni borghi fantasma. Da sempre ho la passione per questi borghi, di recente sono stata anche a Consonno. Amo andare alla scoperta di quei posti un pò meno conosciuti, dove il turismo di massa non è ancora arrivato e dove posso godermi ogni singolo momento senza dover sgomitare o senza dover condividere il tutto con altre persone. Quindi eccomi qui, pronta a consigliarvi cinque borghi fantasma che meritano di essere visitati se passate dalla Calabria!
AVENA
Ve ne ho già parlato in un apposito articolo, ma lasciatemi spendere ancora due parole su questo borgo fantasma. Ci troviamo al confine tra la Calabria e la Basilicata. Inizialmente, invece, era un borgo vivo tanto che c’era addirittura un market, ma tutto cambiò il 21 marzo 1982 in seguito al terremoto di Policastro. L’epicentro del terremoto fu nel mare, ma rese inagibili alcuni immobili presenti nel centro storico di Avena. Così iniziò un graduale processo di abbandono con gli abitanti che preferirono trasferirsi sulla costa calabra o nel nord Italia. E’ possibile visitare ancora la Chiesa della SS Trinità eretta nel XVI secolo, i resti del castello e del convento, mentre le case sono in totale stato di abbandono.
LAINO CASTELLO
Anche di questo borgo fantasma vi ho già parlato in un articolo scritto un pò di tempo fa. A darvi il benvenuto qui troverete un gattino che al momento, è l’unico abitante del borgo. Anche Laino Castello è rimasto disabitato dopo il terremoto del 1982 e poi a causa di una frana che ha ostruito la strada per salire in cima isolando, così, la parte più vecchia del paese. Ad oggi nella parte vecchia sono rimasti i ruderi con i bastioni a torretta del Castrum Layni e la vecchia chiesa di San Teodoro Martire di origine bizantina con una torre medievale. Ora è in atto un’opera di riqualificazione per farlo tornare a splendere ed essere abitato.
PENTEDATTILO
Frazione di Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria. Forse tra i borghi fantasma della Calabria più conosciuti, qui infatti ho trovato davvero tanti turisti, anche stranieri. E’ stato definitivamente abbandonato nel 1971 dopo che, tre anni prima, era stato dichiarato inabitabile. Nell’ultimo periodo, però, si è deciso di riportare in auge il borgo. Oltre ad essere stato la location di alcuni film e di serie tv, sono state aperte anche delle botteghe ed un ristorante. Inoltre, il ripristino del borgo ha compreso anche il rifacimento della pavimentazione della strada principale ed il restauro di alcuni edifici. Qui ogni anno va in scena il Pentedattilo Film Festival.
FERRUZZANO
Ci troviamo nella riviera dei Gelsomini, proprio a pochi chilometri da Pentedattilo. Da qui si gode di una meravigliosa vista sul mar Ionio e sulla Riviera dei Gelsomini. Il terremoto del 23 ottobre 1907 ne incise il suo destino. Era notte e gli abitanti di Ferruzzano superiore furono svegliati da diverse scosse. Gran parte delle case del paese crollarono seppellendo, al loro interno, gli abitanti. Come se non bastasse, poi si aggiunse anche la pioggia incessante. Eventi che causarono la morte di circa 400 persone. Le difficoltà di comunicazione e l’inizio degli spostamenti verso la costa portarono presto Ferruzzano a diventare un borgo fantasma. Alcune famiglie hanno resistito fino agli anni ’90, ma poi anche loro hanno deciso di abbandonare il paese.
RUDERI DI CIRELLA
Cirella sorge su un promontorio della Riviera dei Cedri e fa parte del comune di Diamante, in provincia di Cosenza. Custodisce i resti di una città medioevale dove tutto è rimasto tale e quale a due secoli fa. La leggenda vuole che la distruzione del suo centro e dei suoi abitanti sia stata opera delle formiche giganti. In realtà non si trattava di vere e proprie formiche, ma di La Formique, il generale francese arrivato in Calabria. La flotta francese, infatti, distrusse Cirella Vecchia nel 1806 durante l’insurrezione calabrese. Oggi sono visibili i suoi ruderi ed il teatro dove, durante l’estate, vanno in scena diversi concerti. E’ possibile vedere anche i resti del suo castello ed il convento di San Francesco. Cirella fu definitivamente abbandonata nel 1808 dal parroco Francesco De Patto che decise di lasciare il borgo.