Come sapete, amo visitare le città, ma al tempo stesso scoprire anche qualcosa di inedito e di originale da vedere. Amo mixare i luoghi noti a tutti con i luoghi più segreti. Perché solo in questo modo, secondo me, c’è la possibilità di conoscere al meglio le città che si visitano.

Sono stata davvero tante volte a Lugano, ormai ho perso il conto. Vivendo a soli 20 km di distanza capita spesso che vada a farci un giro, ma l’ultima volta ho voluto scoprire Lugano da un nuovo punto di vista e trovare qualcosa che non avevo ancora mai visto. Si tratta della Chiesa Santa Maria degli Angioli che si trova in piazza Bernardino Luini n.4.

Ci sono passata davanti davvero tantissime volte poiché si trova proprio a due passi dal lago, ma non ho mi pensato di entrare a dare un’occhiata. E mi sbagliavo perché non sapevo che al suo interno si trova il più famoso affresco rinascimentale della Svizzera: stiamo parlando di Passione e Crocefissione di Bernardino Luini risalente al 1529.

La Chiesa Santa Maria degli Angioli è un edificio tardo romanico e religioso, costruita nel 1499 per volere dei cittadini in seguito a due importanti avvenimenti: la Chiesa voleva celebrare la rinnovata pace tra i cittadini (dopo le lotte tra guelfi e ghibellini) e poi per ringraziare i francescani per la loro opera di carità durante la pesta del 1498.

Al suo interno troviamo, oltre l’affresco di Bernardino Luini, anche l’altare maggiore che è un’opera lignea del 700 donata alla Chiesa dal convento di Santa Croce di Como.

L’ingresso è gratuito e quindi se vi capita di passare da Lugano mi raccomando entrate a dare un’occhiata, non ve ne pentirete!

 

LA STORIA DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DEGLI ANGIOLI

La Chiesa ed il convento dei Francescani sorsero sul finire del Quattrocento ai margini dell’antico nucleo medievale del borgo, ai piedi della collina di San Lorenzo. La Chiesa fu fondata nel 1499 e consacrata nel 1515 con il sostengo delle autorità comunali e delle principali famiglie del borgo. Nel 1848 il convento su soppresso e fu inglobato nell’Hotel du Parc. Le parti rimanenti del complesso ospitano, dal 2015, gli uffici amministrativi del nuovo centro culturale LAC (Lugano Arte e Cultura).

L’aspetto che ha oggi la chiesa lo si deve al restauro condotto da Edoardo Berta tra il 1922 ed il 1930, primo ispettore cantonale dei monumenti storici. Grazie a questo intervento sono stati messi in luce e restaurati gli affreschi rinascimentali oggi visibili.

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