Nonostante io sia nata e cresciuta a Varese, ci sono ancora tanti posti che devo scoprire ed altrettanti che non smettono di stupirmi. Tra i posti che sono finalmente riuscita a vedere di recente c’è Peveranza, frazione di Cairate. Un posto dove sono passata molto spesso visto che non lavoro distante, ma non ho mai avuto il tempo materiale di fermarmi e di dare un’occhiata alle sue meraviglie. Perchè è vero, in provincia di Varese abbiamo Arcumeggia, ovvero il primo paese dipinto d’Italia, ma c’è anche un altro paese dove l’arte è la vera protagonista ed è proprio Peveranza. Siete pronti a conoscere insieme a me “un paese: la sua memoria per rivivere la propria storia”?

DOVE SI TROVA PEVERANZA?

Peveranza è un piccolo borgo che dal XIX è diventato frazione del comune di Cairate. Sorge sul guado del torrente Tenore e si trova proprio tra Cairate e la frazione di Bolladello.

DOVE PARCHEGGIARE A PEVERANZA?

Ovviamente Peveranza è un piccolo borgo tranquillo quindi non è mai preso d’assalto e trovare parcheggio è facile. Vi consiglio di lasciare la macchina in via Cattaneo dove si trova proprio l’inizio del Percorso dei Pittori.

IL PERCORSO DEI PITTORI DI PEVERANZA

A Peveranza, dal 2003, sui muri delle case sono stati affissi dei pannelli dipinti che rappresentano le attività che, un tempo, venivano svolte. La decisione è nata da un gruppo di pittori locali e si è così creato un percorso artistico della storia e delle antiche tradizioni. La cosa che attira maggiormente l’attenzione è che i dipinti si trovano proprio sulle case in cui, in passato, venivano svolti i lavori che sono rappresentati sui pannelli dipinti. Troviamo una trentina di raffigurazioni di Gaetano Cattaneo, Gaudenzio e Fabio Colombo, Giuditta Crosta, Clara Gallo che interpretano, appunto, i mestieri più famosi come quello del calzolaio, del panettiere, dell’agricoltore, dell’ombrellaio per citarne alcuni. Ma anche alcune attività che si svolgevano durante la vita quotidiana come la vendemmia e la trebbiatura.

COSA VEDERE A PEVERANZA?

La Chiesa di Santa Maria Assunta: davvero bella e maestosa, risale al 1280. Ampliata nel XIX e XX secolo in seguito ad un’importante crescita della popolazione. Si presenta con un impianto a croce latina, mentre la facciata è riccamente decorata.

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