Lombardia, Varese

Castelseprio – un patrimonio dell’Unesco vicino Varese

Forse non tutti lo sanno, ma la provincia di Varese è quella con più Siti Patrimoni Unesco di tutta Italia. Ne abbiamo ben quattro.

Ho avuto la fortuna di vederli quasi tutti nel corso della mia vita e soprattutto di tornare, nell’ultimo periodo, in alcuni di questi. Ammetto, però, che non ero mai stata a Castelseprio. Sono stata due volte nel vicino Monastero di Torba, ma Castelseprio non avevo mai avuto occasione di visitarlo. Per fortuna, però, ora posso aggiungerlo alla lista dei posti visti e dove, sicuramente, tornerò perché merita. Castelseprio è un parco archeologico costruito dai ruderi dell’omonimo insediamento fortificato e del suo borgo.

UN PO’ DI STORIA

Il parco è stato istituito nel 1950 dopo la riscoperta del sito da parte di Gian Piero Bognetti ed è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco il 26 giugno 2011. L’area è stata frequentata fin dall’epoca protostorica grazie alla sua posizione strategica a ridosso del fiume Olona. Le prime testimonianze di insediamento umano risalgono all’Età del Ferro.

COME SI RAGGIUNGE CASTELSEPRIO?

Se arrivate in auto vi basterà percorrere l’autostrada A8 da Milano ed uscire a Solbiate Arno seguendo, poi, le indicazioni per Carnago e per Castelseprio.

DOVE PARCHEGGIARE A CASTELSEPRIO?

Proprio all’ingresso del parco archeologico di Castelseprio troverete un parcheggio gratuito, ma attenzione perché è piccolo e può ospitare poche macchine. Se avete in programma di visitare Castelseprio quando ci sono molte persone, vi consiglio di lasciare la macchina in paese e poi proseguire a piedi.

GLI ORARI DEL PARCO DI CASTELSEPRIO

  • Area archeologica del Castrum è aperta il mercoledì dalle 9.00 alle 14.00, il giovedì – venerdì – sabato dalle 13.30 alle 17.30, mentre la domenica ed i festivi dalle 9.30 alle 17.30.
  • Antiquarium: è aperto il mercoledì dalle 11.30 alle 14.00, il giovedì – venerdi – sabato dalle 15.30 alle 17.30, mentre la domenica ed i festivi dalle 13.30 alle 17.30.
  • Chiesa di Santa Maria Foris Portas: il mercoledì dalle 9.00 alle 11.00, il giovedì – venerdi – sabato dalle 13.30 alle 15.00, mentre la domenica ed i festivi dalle 9.30 alle 13.00.

QUANTO COSTA VISITARE CASTELSEPRIO?

Al momento l’ingresso a Castelseprio è totalmente gratuito, un motivo in più per visitare il parco archeologico al più presto.

LA BASILICA DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA

Si tratta del primo edificio religioso del castrum, molto probabilmente sorto tra il V ed il VI secolo e che, per secoli, ha rappresentato un punto di riferimento religioso per gli abitanti del sito e dei dintorni. E’ ancora riconoscibile la sua pianta, con aula a tre navate ed abside. Nella muratura della facciata resta la tomba di un nobile longobardo, mentre nella parete lunga meridionale era ricavata la sepoltura di un cavaliere del XIV secolo: da entrambe le tombe provengono speroni oggi esposti nell’Antiquarium.

LA TORRE E LA CISTERNA TARDOROMANE

Lungo il perimetrale sud della Basilica di San Giovanni Evangelista si allineano un’ampia cisterna ed una torre, forse relative ad un presidio armato tardo romano. La torre divenne, poi, il campanile della Chiesa.

ABITAZIONE CON SOGLIA DI REIMPIEGO

Riportato parzialmente alla luce durante le indagini archeologiche effettuate negli anni Settanta del Novecento, l’edificio, probabilmente altomedievale, è composto da più vani destinati in parte ad abitazione ed in parte alla lavorazione del metallo. Spicca la soglia costituita da un grande blocco di marmo lavorato, recuperato e reimpiegato da una più antica struttura.

CASAFORTE

L’edificio, uno dei pochi del Castrum a conservare una cospicua parte dell’alzato, fu probabilmente costruito intorno al V e VI secolo in una zona ben protetta dell’abitato e fu forse destinato a ospitare l’autorità laica del luogo. Come possiamo notare ancora oggi, la costruzione, articolata su più piani, aveva una pianta rettangolare e murature robuste.

LA VALLE DELL’OLONA

Dal parco di Castelseprio potete godere di una bella vista sulla Valle dell’Olona che è stata originata dal ritiro dei ghiacciai durante l’ultima era glaciale. Si tratta di una valle profondamente incisa con i centri abitati posti sulle sue colline.

(Visited 35 times, 1 visits today)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.