Lecco è una città che spesso non viene presa in considerazione, ma che a mio parere si presta benissimo per una gita di un giorno o di mezza .giornata. Qui troverete un bel clima ad attendervi ed il suo meraviglioso lago che riuscirà a conquistarvi. Io ci sono stata diverse volte e non vi nego che ogni volta riesce a conquistarmi sempre di più, forse proprio perché non è ancora presa d’assalto dal turismo di massa.
COME RAGGIUNGERE LECCO?
- In macchina: è possibile raggiungere Lecco tramite la SS36 direzione Colico da Milano o tramite la SP639 da Bergamo.
- In treno: Lecco ha la propria stazione ferroviaria dove arrivano i treni diretti o regionali da Milano, Bergamo, Sondrio e Como.
- In aereo: l’aeroporto più vicino è quello di Orio al Serio che dista solo 42 km.
DOVE PARCHEGGIARE A LECCO?
Non mancano certo i parcheggi a Lecco. Io vi consiglio, se trovate posto, di lasciare la vostra macchina lungo il lungolago dove vi basterà pagare il ticket e godervi una meravigliosa passeggiata.
COSA VEDERE A LECCO?
Santuario Beata Vergine della Vittoria: eretto in memoria dei caduti durante la Grande Guerra. Per questo motivo, ogni giorno, alle ore sette di sera, la campana della torre suona per commemorare le vittime della guerra.
Teatro della Società: il teatro più antico di Lecco, è stato realizzato nel 1843.
Piazza Garibaldi: Giuseppe Garibaldi è stato a Lecco per quattro volte e così si è deciso di dedicargli una piazza che è circondata da palazzi novecenteschi e dal Teatro della Società.
Piazza XX Settembre: antico centro storico. Al civico 48 troviamo una lapide che ci ricorda la casa natale di Antonio Stoppani, celebre geologo e patriota. L’aspetto attuale della piazza si deve all’opera di Giuseppe Bovara tra il 1820 ed il 1839.
Palazzo delle Paure: ci troviamo in Piazza XX Settembre ed oggi è un Museo. In origine, invece, era sede della Dogana. Fu costruito nel 1905, ma venne abbattuto nel 1916 per poi essere costruito come l’attuale edificio. Ma sapete come mai si chiama Palazzo delle Paure? Perchè è sato la sede dell’Intendenza di finanza, del catasto e della dogana.
Chiesa di Santa Marta: le sue origini risalgono al III secolo quando venne dedicata a San Calimero. La chiesa ha una facciata del Settecento da cui si accede tramite la porta disegnata da Giuseppe Bovara.
Piazza Cermenati: qui dal 1149 si svolgeva uno dei più frequentati mercati della zona che non si fermò neanche con la grande peste del 1630. Troviamo la statua di Mario Cermenati, geologo ed alpinista di Lecco, fondatore dei Musei Civici della città.
Antico Pretorio: fu la sede del Podestà della città fino al momento della sua soppressione avvenuta con l’avvento del dominio asburgico in Lombardia.
Basilica di San Nicolò ed il suo campanile: in posizione rialzata, sorge sui resti dell’antica cinta muraria. Il suo campanile, noto come Il Matitone, è alto 96 metri ed è una delle torri campanarie più alte di Italia.
Vallo delle Mura: quello che resta visibile della cinta muraria che Azzone Visconti fece costruire nel 1336 per fortificare Lecco.
CURIOSITA’ SU LECCO
- Lecco è un capoluogo di provincia dal 1992.
- E’ famosa in tutto il mondo per essere stata la “location” de I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.
- Lecco è stata la città dove ha vissuto l’Imperatore Corrado II e che qui fece imprigionare Ariberto, il vescovo di Intimiano.
- Se visitate Lecco non perdete l’occasione di provare i misultitt, ovvero il piatto tipico: risotto con filetti di pesce persico e trote affumicate sotto olio.
I LUOGHI MANZONIANI A LECCO
Vi ho parlato dei posti che dovete assolutamente vedere a Lecco, quei posti che io stessa ho visto più volte quando sono andata nel capoluogo lombardo. Tuttavia, l’ultima volta che sono stata a Lecco ho voluto vedere qualcosa di diverso e sono andata alla ricerca dei Luoghi Manzoniani.
Ponte Azzone Visconti: conosciuto anche come il Ponte Vecchio. E’ stato costruito tra il 1336 ed il 1338 sul fiume Adda. Nei Promessi Sposi viene menzionato come “Il ponte che ivi congiunge le due rive par che renda ancora più sensibile all’occhio questa trasformazione e segni il punto il cui il lago cessa e l’Adda rincomincia”.
Villa Manzoni: ve ne ho già parlato in un apposito articolo che vi lascio qui. Certo, non è una location de I Promessi Sposi, ma comunque è proprio qui che è nato tutto.
Torre Viscontea: nota anche come Torre Medievale. E’ l’unica testimonianza visibile dell’antica fortezza del castello che cingeva Lecco in epoca medievale. Si trova tra i palazzi della piazza centrale e fu costruita durante il XIV secolo su iniziativa dei Visconti, famiglia milanese, come torre di vedetta sul territorio. Nei Promessi Sposi si dice “Ai tempi in cui accaddero i fatti che prendiamo a raccontare, quel borgo, già considerabile, era anche un castello e aveva perciò l’onore d’alloggiare un comandante e il vantaggio di possedere una stabile guarnigione di soldati spagnoli, che insegnavan la modestia alle fanciulle e donne del paese, accarezzavan di tempo in tempo le spalle a qualche marito”.
La casa di Lucia: la presunta casa di Lucia Mondella. Presunta perché non sappiamo con certezza quale sia la casa dove Manzoni immaginò vivesse la protagonista femminile de I Promessi Sposi. Oggi ospita un’osteria e si trova in via Caldone n.21. Si tratta di un edificio lineare a due piani con ballatoio, scale di legno e cortile, una tipica casa di Lecco.
Chiesa dei Santi Vitale e Valeria: nell’omonima piazza, si tratta della Chiesa dove si celebrarono, finalmente, le nozze di Renzo e di Lucia.
Il Palazzotto di Don Rodrigo: in via Allo Zucco n.6. Si tratta di una piccola fortezza squadrata che sorge su un’altura (il promontorio dello Zucco) e che rispecchia il carattere del suo padrone. La villa è stata ricostruita nel 1938 e nei Promessi Sposi viene descritto “Il Palazzotto di Don Rodrigo, con la sua torre piatta, elevato sopra le casucce ammucchiate alla falda del promontorio, pareva un feroce che, ritto nelle tenebre, in mezzo a una compagnia di addormentati, vegliasse, meditando un delitto”.
Chiesa parrocchiale di San Giorgio: in Sagrato Don Abbondio, è la Chiesa dove Don Abbondio avrebbe dovuto celebrare le nozze di Renzo e Lucia.
Tabernacolo dei Bravi: in Corso Promessi Sposi ed è proprio da qui che inizia la storia de I Promessi Sposi. Manzoni, infatti, descrive la strada che Don Abbondio percorre il 7 novembre 1628 “Tornava bel bello dalla passeggiata verso casa, sulla sera del 7 novembre dell’anno 1628, Don Abbondio…il curato, voltata la stradetta, e dirizzando com’era solito, lo sguardo al tabernacolo, vide una cosa che non s’aspettava e che non avrebbe voluto vedere”.