Scilla è un comune italiano di circa 4.900 abitanti situata nella provincia di Reggio Calabria, a circa 20 km a nord del capoluogo. Ero stata a Scilla quando avevo dieci anni e ricordo che me ne ero innamorata: per l’atmosfera, il buon cibo, la gente, il mare. Ricordo che passeggiavo in spiaggia ascoltando 13 anni di Tiziano Ferro. Da quel momento ho sempre desiderato tornarci e, nell’estate 2019, ci sono riuscita. Purtroppo non me la sono goduta a pieno perché quel giorno non stavo bene, ma non posso fare altro che confermare la mia prima impressione: Scilla è un paese che ti conquista e ti resta nel cuore.
D’altronde, è una località turistica molto famosa, situata su un promontorio affacciato sullo stretto di Messina. Ricordo che, la prima volta, ho mangiato in un ristorante affacciato sullo stretto con vista sull’Etna, una meraviglia! Siete pronti per conoscere meglio Scilla? Se volete saperne di più, visitate il sito ufficiale del Comune.
DA DOVE DERIVA IL NOME SCILLA?
Il nome Scilla deriva da scylla, ovvero un misterioso mostro responsabile di tempeste che si scatenavano sul mare e che facevano morire molti naufraghi. I suoi pochi abitanti, nel passato, erano abiti navigatori e conoscevano bene le rotte, per questo motivo potevano lottare contro scylla.
LA LEGGENDA DI SCILLA
Scilla era una bellissima ninfa che si recava sugli scogli di Zancle per passeggiare sulla spiaggia e fare un bagno nel mar Tirreno. Una sera, incontrò Glauco, un dio marino con passato da pescatore. Secondo la leggenda, Glauco si innamorò di Scilla e per lei respinse Circe. La maga, offesa, si vendicò trasformando Scilla in una creatura mostruosa con sei teste di cani rabbiosi e ringhianti. La ninfa Scilla andò a nascondersi in una grotta della costa calabra che si protende verso la Sicilia, ma da là spaventava a morte i naviganti che le passavano vicino. Per questo motivo, tutti i naviganti cercavano di stare lontani da questi luoghi.
COSA VEDERE A SCILLA?
Chianalea di Scilla
E’ il più antico borgo di Scilla ed è conosciuto per essere la Venezia del Sud. È entrato di diritto tra i Borghi più Belli d’Italia grazie alle case costruite direttamente sugli scogli e le viuzze tipiche. Un piccolo villaggio di pescatori che, ancora oggi, non è stato intaccato dal turismo e continua a vivere di questa attività. Qui è possibile scoprire il lato autentico della Calabria, se avete tempo scambiate due parole con i pescatori mentre riparano le loro barche, vi racconteranno le loro avventure ed il tempo passerà velocemente.
Il Castello Ruffo
Si trova in Piazza San Rocco. Costruito a scopo militare, è poi diventato residenza del conte Paolo Ruffo nel 1532. Situato sul promontorio di Scilla, proteso sullo stretto di Messina. Il sisma del 1908 distrusse gran parte del castello che poi, durante il periodo fascista, venne adibito ad appartamenti destinati ad impiegati pubblici. Negli ultimi 30 anni ha ospitato un ostello, ma oggi è diventato un centro culturale che ospita il Centro regionale per il recupero dei centri storici calabresi. Da qui si gode di una vista mozzafiato.
Belvedere di Piazza San Rocco
Il centro storico di Scilla si sviluppa intorno alla Piazza San Rocco dove si trovano il Palazzo Comunale e la Chiesa di San Rocco. Qui si trova un vasto terrazzamento che si affaccia a strapiombo sullo stretto di Messina.
Faro
Nel 1913, data la posizione dominante del Castello Ruffo, venne costruito un faro per dare un riferimento alle navi che attraversavano lo stretto di Messina. Si tratta di una piccola torre bianca con la base nera e, ancora oggi, è attivo e gestito dalla Marina Militare. Quando vado in una nuova città amo vedere i fari, mi fanno tornare indietro nel tempo. Quindi, se passate da Scilla, durante la vostra visita al Castello non perdetevi il Faro!
Le spiagge
Va bene visitare e scoprire nuovi posti, ma un pò di relax alla fine del nostro tour non può mancare. Scilla è piena di spiagge libere e di lidi privati dove potete godervi il vostro meritato riposo, mangiare un gelato nei tipici chioschi sulla spiaggia e farvi un bagno nell’acqua cristallina del Mar Tirreno.